CUS CHIETI: Marino, De Luca 12, Diodati, Iannucci, Zanella 3, Tognalini 10, Olheim 19, Silva 4, Gatti 5, Petrillo. All.Caboni
SOGEIT: Balleggi 5, Aasa, Isacchi, Vujovic 4, Canova, Azzellini, Zampieri 4, Micovic 18, Mugliarisi 9, De Scalzi 11. All. Agresti.
Arbitri: Emiliano Binda di Ancona e Jacopo Pazzaglia di Pesaro.
Parziali: 13-13, 21-26, 33-33.
CHIETI – Lotta per 40 minuti 40 e a più riprese, specialmente prima del riposo lungo, dà già l'impressione di poter portare a casa i due punti da una trasferta quanto mai ostica. Ma per la Sogeit Virtus il finale in quel di Chieti contro il CUS è amaro.
E' pensare che le biancoblù potrebbero andare al riposo con un vantaggio ben più pingue, cosa che per altro riesce ad inizio della terza frazione quando si portano sul +9 ed invece di martellare l'avversario la Virtus si concede un pauroso black-out offensivo che di fatto concede alle abbruzzesi di riaprire il match. E nel finale punto a punto alle spezzine non riesce di annullare il mini gap che le separa dalle teatine che risultano molto precise dalla linea della carità. Claudio Agresti, coach della Sogeit. “Non sono per niente contento – afferma nell'immediato dopo partita –; la colpa è solo nostra, avendo giocato con poca fluidità e sbagliando l'incredibile con tiri apertissimi. E la rabbia è doppia proprio perché credo che alla luce di quanto visto avremmo potuto decisamente bagnare l'esordio in maniera diversa. Ripeto: avremmo potuto giocare meglio in attacco dove ci è mancata un po' di lucidità”. A nulla vale la netta superiorità a rimbalzo annullata da un pauroso 2/11 da tre punti in attacco. Domenica prossima esordio casalingo contro la Ciplast Battipaglia di Granieri e Di Battista, senza dimenticare Reichova e Zerella. Appuntamento al PalaSpezia alle 18.
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