lunedì 18 luglio 2011

Basket Follo: colpo di mercato, arriva Mario Valerio

Colpo grosso per il Basket Follo, che si prepara ad affrontare il campionato 2011/2012 dopo il ripescaggio in Serie C Dilettanti e aggiunge un’altra pedina fondamentale al roster: si tratta di Mario Valerio, giocatore d’esperienza classe 1982.
L’atleta originario di Fondi, in provincia di Latina, è un “3” atipico alto 2,00 metri, in grado di giocare anche ala grande e guardia; ottimo terminale in attacco, ricerca prevalentemente soluzioni da fuori area e può vantare alte medie al tiro. In particolare, in serie C Dilettanti, si è sempre posizionato ai vertici della classifica generale delle valutazioni.
Alle spalle, quindici stagioni fra serie C1, B2 e B1: Mario Valerio è passato, negli anni, dalla squadra della cittadina natale al Vigevano, per continuare con Rovereto, Marigliano, Chieti - con cui ha centrato la promozione in B1 nella stagione 2009/2010 -, Cosenza e Bernalda (2010/2011).
Il giocatore ha provato insieme agli altri atleti biancocelesti la scorsa settimana, sotto la direzione del riconfermato coach Guglielmo Rossi: “Non vedo l’ora di conoscere gli altri compagni che non ho ancora visto – ha commentato – e giocare in questo campionato”, che per lui, nonostante gli importanti trascorsi sul parquet, sarà un’esperienza inedita, avendo militato in altre squadre del Nord Italia, ma di serie superiore.
Cosa lo ha convinto ad approdare al Follo?
“Di solito – ha spiegato – aspetto agosto per decidere sulle proposte che ricevo dai vari club, ma in questo caso ho capito di essere particolarmente stimato, e mi ha colpito il calore del paese, che sostiene sempre con calore la società: questo ha determinato in parte la mia decisione; inoltre, ho capito che la dirigenza permette a noi atleti di vivere un ambiente professionale, ma rilassato, senza esagerazioni inutili”.
Oltre all’impegno e all’entusiasmo, sono le statistiche a rendere particolarmente lusinghiero il suo biglietto da visita: “fino ad oggi – ha continuato -, in C Dilettanti ho sempre fatto la differenza, e i fatti dicono che quando sto bene in un ambiente, rendo al meglio. Ciò che più mi interessa è far parte di un gruppo unito, anche se le cose non dovessero andar bene”.

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