giovedì 27 novembre 2008

Conosciamo il nuovo allenatore della Tarros, Maurizio Bertelà

Dopo Massimiliano De Santis, alla guida dello Spezia Basket Tarros arriva un altro spezzino. E’ Maurizio Bertelà il nuovo coach della formazione del presidente Caluri. Ex-giocatore, Bertelà inizia a calcare i suoi primi parquet con le giovanili spezzine. Le tappe più importanti della sua carriera sono Chiavari, Genova, Vigevano e Alessandria. Da sei anni ha deciso di intraprendere la professione di allenatore ed ora torna nella sua città dopo una chiamata del Presidente Caluri.

Maurizio, uno spezzino che dopo aver giocato alla Spezia, è diventato l’allenatore della prima squadra di basket maschile della città…
“Già. Conosco Danilo Caluri da moltissimi anni e quando mi ha fatto questa proposta ho deciso di accettare, nonostante la situazione non fosse delle più rosee. Ora dobbiamo soltanto rimboccarci le maniche e lavorare”.
Che squadra hai trovato qui a Spezia?
“Pian piano conoscerò bene tutti i giocatori e le loro qualità. Si tratta sicuramente di una squadra giovane che in alcune situazioni pecca ancora di inesperienza. C’è da lavorare molto dal punto di vista difensivo perché mi sembra che l’atteggiamento non sia dei più corretti, dal punto di vista mentale intendo. C’è più la cultura dell’attacco che della difesa. Ora però abbiamo purtroppo bisogno di fare classifica, e questa la si ottiene con la difesa, non con l’attacco”.
Conosciamo di più Maurizio Bertelà. Ci racconti qualcosa di te?
“Ho giocato a basket fino a sei anni fa. Tra serie C e serie B ho girato tutto il nord Italia. Ho poi iniziato ad allenare e sono stato tre anni a Cassolnovo in serie D vincendo il campionato e passando poi due anni in C2, uno ad Oleggio in C2, uno a Mortara dove ho portato la squadra alla promozione dalla D alla C2. Infine l’anno scorso ho allenato il Serravalle in C1”.
Diventare l’allenatore di una squadra della tua città fa sentire una responsabilità ancor maggiore rispetto agli altri impegni che hai avuto con formazioni di altre città?
“La responsabilità è la stessa ovunque mi è capitato di allenare. Cerco di fare bene dappertutto. In sei anni ho ottenuto tre promozioni. Mi sono sempre accollato responsabilità, oneri ed onori di quello che ho fatto. Ovviamente non sempre le cose vanno per il verso giusto. Qui a Spezia cercheremo di sistemare la situazione. Di certo non tutto quello che è stato fatto finora è stato sbagliato. Non sono abituato a mancare di rispetto a chi ha lavorato prima di me. Ognuno ha le sue idee. Ora cercheremo, ove possibile, di andare sul mercato per cercare un altro giocatore. Se poi i risultati vengono bene, altrimenti dovremo fare buon viso a cattivo sorte. Dipendiamo molto dal fatto che la squadra è molto giovane e di conseguenza a volte può peccare di troppo inesperienza. Speriamo comunque che strada facendo le cose migliorino”.

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